OSPF (Open Shortest Path First, cioè protocollo aperto di cammino più breve per primo) è un algoritmo di routing diventato uno standard Internet nel 1990, usato come protocollo di routing tra gateway interni
OSPF è un protocollo di tipo link state, che quindi si adatta velocemente ai cambiamenti di topologia, supporta vari tipi di metriche ed è di dominio pubblico (Open). Il routing è di tipo gerarchico. Poiché molti sistemi autonomi sono molto grandi, OSPF permette di dividere il sistema in aree numerate, che contengono una o più reti contigue e che non si intersecano; tutte le aree sono connesse (eventualmente tramite tunnel) a un’area principale chiamata backbone o area 0. I router vengono divisi in router interni a un’area, router ai confini di un’area, router della backbone e router ai confini del sistema autonomo. Possono essere richiesti tre tipi di percorsi: all’interno di un’area, già noti ai router dell’area; tra due aree; i percorsi vengono divisi in tre passi: dalla sorgente a un router di confine, attraverso la backbone a un router di confine dell’area di destinazione, e da qui alla destinazione; tra sistemi autonomi attraverso un protocollo di routing tra gateway esterni. OSPF rappresenta il sistema con un grafo; una rete locale è rappresentata da un nodo per la rete più un nodo per ogni router; una connessione tra due router è rappresentata da due archi, uno per ogni direzione: a ogni arco viene associato un costo. OSPF gestisce tre tipi di metriche e permette di trovare percorsi per ottimizzare i ritardi, la capacità totale o l’affidabilità; per far questo mantiene tre copie del grafo ognuna con gli archi etichettati in base a uno dei tre tipi di metrica. In base al tipo di servizio richiesto viene calcolato il cammino più breve in base ai pesi degli archi. Essendo un protocollo di tipo link state OSPF funziona scambiando informazioni tra router adiacenti. Utilizzando il flooding ogni router comunica l’insieme dei propri vicini e i relativi costi a tutti gli altri router nella propria area; i messaggi di flooding vengono confermati al fine di renderli affidabili. Con le informazioni ricevute ogni router può costruire il grafo per la propria area e calcolare il cammino minimo per ogni destinazione; anche l’area backbone esegue queste operazioni.
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